VIA AMORETTI DI VESTEA

quota partenza (m): 950
quota vetta (m): 1858
dislivello complessivo (m): 908
difficoltà: AD ::
esposizione prevalente: Est
località partenza: località Piglionico
punti appoggio: rifugio Rossi
descrizione itinerario:
Raggiunto il rif. Rossi si punta verso il Pizzo delle saette e si traversa a sinistra sulla cengia della borra di canala. Dalla destra si attraversano una serie di canalini, fino ad uno più largo e lungo che costituisce la direttrice della parte bassa della via.
Sulle rocce sx si trova uno spit rosso prima sosta della via. Imboccato il canale si supera subito un primo risaltino roccioso, la cui difficoltà varia molto in base alla neve. Sopra si trova la prima sosta sulla destra (2 chiodi e cordini). Si sale il canale facile fino alla seconda sosta sempre a dx e quindi un nuovo risalto (possibile chiodare le rocce a dx sotto il risalto).
Sopra si incontra il tratto più ripido (50 gradi) con un chido a sx sulle rocce sopra al risalto ed uno a dx più in alto, dove si può far sosta. Integrare facilmente con altri chiodi.
Il tiro successivo traversa verso sx su una cengia con rocce affioranti (chiodabili) fino ad arrivare al di sopra di una costola dove si fa sosta (da attrezzare).
Infine con un ultimo tiro di corda facile si raggiunge una zona meno ripida e quindi per facile cresta ci si riunisce alla via normale che sale dal vallone dell’Inferno.

 

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Raggiunto il rif. Rossi si punta verso il Pizzo delle saette e si traversa a sinistra sulla cengia della borra di canala. Dalla destra si attraversano una serie di canalini, fino ad uno più largo e lungo che costituisce la direttrice della parte bassa della via.
Sulle rocce sx si trova uno spit rosso prima sosta della via. Imboccato il canale si supera subito un primo risaltino roccioso, la cui difficoltà varia molto in base alla neve. Sopra si trova la prima sosta sulla destra (2 chiodi e cordini). Si sale il canale facile fino alla seconda sosta sempre a dx e quindi un nuovo risalto (possibile chiodare le rocce a dx sotto il risalto).
Sopra si incontra il tratto più ripido (50 gradi) con un chido a sx sulle rocce sopra al risalto ed uno a dx più in alto, dove si può far sosta. Integrare facilmente con altri chiodi.
Il tiro successivo traversa verso sx su una cengia con rocce affioranti (chiodabili) fino ad arrivare al di sopra di una costola dove si fa sosta (da attrezzare).
Infine con un ultimo tiro di corda facile si raggiunge una zona meno ripida e quindi per facile cresta ci si riunisce alla via normale che sale dal vallone dell’Inferno.

 

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Raggiunto il rif. Rossi si punta verso il Pizzo delle saette e si traversa a sinistra sulla cengia della borra di canala. Dalla destra si attraversano una serie di canalini, fino ad uno più largo e lungo che costituisce la direttrice della parte bassa della via.
Sulle rocce sx si trova uno spit rosso prima sosta della via. Imboccato il canale si supera subito un primo risaltino roccioso, la cui difficoltà varia molto in base alla neve. Sopra si trova la prima sosta sulla destra (2 chiodi e cordini). Si sale il canale facile fino alla seconda sosta sempre a dx e quindi un nuovo risalto (possibile chiodare le rocce a dx sotto il risalto).
Sopra si incontra il tratto più ripido (50 gradi) con un chido a sx sulle rocce sopra al risalto ed uno a dx più in alto, dove si può far sosta. Integrare facilmente con altri chiodi.
Il tiro successivo traversa verso sx su una cengia con rocce affioranti (chiodabili) fino ad arrivare al di sopra di una costola dove si fa sosta (da attrezzare).
Infine con un ultimo tiro di corda facile si raggiunge una zona meno ripida e quindi per facile cresta ci si riunisce alla via normale che sale dal vallone dell’Inferno.

 

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Raggiunto il rif. Rossi si punta verso il Pizzo delle saette e si traversa a sinistra sulla cengia della borra di canala. Dalla destra si attraversano una serie di canalini, fino ad uno più largo e lungo che costituisce la direttrice della parte bassa della via.
Sulle rocce sx si trova uno spit rosso prima sosta della via. Imboccato il canale si supera subito un primo risaltino roccioso, la cui difficoltà varia molto in base alla neve. Sopra si trova la prima sosta sulla destra (2 chiodi e cordini). Si sale il canale facile fino alla seconda sosta sempre a dx e quindi un nuovo risalto (possibile chiodare le rocce a dx sotto il risalto).
Sopra si incontra il tratto più ripido (50 gradi) con un chido a sx sulle rocce sopra al risalto ed uno a dx più in alto, dove si può far sosta. Integrare facilmente con altri chiodi.
Il tiro successivo traversa verso sx su una cengia con rocce affioranti (chiodabili) fino ad arrivare al di sopra di una costola dove si fa sosta (da attrezzare).
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Sulle rocce sx si trova uno spit rosso prima sosta della via. Imboccato il canale si supera subito un primo risaltino roccioso, la cui difficoltà varia molto in base alla neve. Sopra si trova la prima sosta sulla destra (2 chiodi e cordini). Si sale il canale facile fino alla seconda sosta sempre a dx e quindi un nuovo risalto (possibile chiodare le rocce a dx sotto il risalto).
Sopra si incontra il tratto più ripido (50 gradi) con un chido a sx sulle rocce sopra al risalto ed uno a dx più in alto, dove si può far sosta. Integrare facilmente con altri chiodi.
Il tiro successivo traversa verso sx su una cengia con rocce affioranti (chiodabili) fino ad arrivare al di sopra di una costola dove si fa sosta (da attrezzare).
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Sulle rocce sx si trova uno spit rosso prima sosta della via. Imboccato il canale si supera subito un primo risaltino roccioso, la cui difficoltà varia molto in base alla neve. Sopra si trova la prima sosta sulla destra (2 chiodi e cordini). Si sale il canale facile fino alla seconda sosta sempre a dx e quindi un nuovo risalto (possibile chiodare le rocce a dx sotto il risalto).
Sopra si incontra il tratto più ripido (50 gradi) con un chido a sx sulle rocce sopra al risalto ed uno a dx più in alto, dove si può far sosta. Integrare facilmente con altri chiodi.
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